ACT 4 INCLUSION – Inizia la fase pilota italiana
Il progetto mira ad estendere e sviluppare le competenze degli educatori utilizzando abilità legate all’uso del teatro di improvvisazione sociale. L’idea è quella di aumentare il livello di qualità dei metodi pedagogici e di disporre di un numero più ampio di metodologie da utilizzare con persone con bisogni speciali (migranti, persone con disabilità, anziani, ecc…)
Secondo le attività previste dal progetto, il consorzio deve realizzare diverse fasi pilota, testando le attività degli Output 1 e 2. Nello specifico, nel primo output di progetto si concentra sullo sviluppo di attività basate sul teatro di improvvisazione per costruire percorsi che consentano ai partecipanti di sviluppare la consapevolezza di sè, la consapevolezza dello spazio, delle proprie emozioni e del potenziale che l’attività artistica ha per l’inclusione di gruppi minoritari.
Mentre, nell’ambito del secondo output, i partner hanno sviluppato un gioco da tavolo – sfruttando ancora il potenziale del teatro di improvvisazione – per creare nuove metodologie in educazione e inclusione non formale.
La fase pilota italiana è iniziata con la sperimentazione del gioco da tavolo fatta da docenti e studenti di diverse scuole superiori di Palermo (Liceo Cannizzaro, Liceo Ninni Cassarà e Istituto di Istruzione Superiore Pio La Torre).
L’entusiasmo è stato davvero contagioso! I partecipanti si sono sfidati, superando le prove del gioco e supportando il compagno di squadra, collaborando e ostacolando le altre squadre!
I prossimi appuntamenti per continuare la fase pilota si svolgeranno a Caltanissetta, coinvolgendo anche persone migranti, oltre che a Palermo con gruppi teatrali di migranti e donne malate di cancro (Associazione IKENGA, Centro Amazzone, Babel Crew).
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