TRAST – Transmedia stories of insularity

Numero di Progetto: 101130977
Durata del progetto: 1/10/2023 – 30/09/2026

E-mail di Progetto: info@ceipes.org

Obiettivi

Costruire un senso di comunità condivisa, sviluppare l’impegno delle comunità insulari
Co-progettare e diffondere, in tutta Europa, il modello di innovazione sociale e culturale
Diffondere approcci partecipativi che sfidino il discorso narrativo dominante dell’insularità.
Sviluppare un modello che contenga molteplici metodologie e strumenti innovativi da applicare in diversi ambiti culturali e sociali.
Attraverso nuovi modelli artistici, come il transmedia storytelling, influenzare e (ri)definire le identità individuali
Creare nuovi strumenti affinché i partecipanti possano dialogare con contesto in cui le loro identità si sviluppano.

Attività

Analisi del contenuto di fonti scritte primarie e secondarie (letteratura professionale, documenti di ricerca, Etc…)
Raccolta di risorse nelle cinque lingue europee più parlate e intercettare gli stakeholders e il dibattito pubblico.
Sviluppo di una mostra transmediale come modello di ricerca, espressione e rappresentazione delle identità collettive e individuali
Sviluppo di brand per le attività culturali delle comunità locali e insulari, in grado di attrarre nuovi turisti e imprese.
Creazione di raccomandazioni politiche efficaci per sviluppare nuovi approcci all’innovazione e inclusione sociale e culturale.
Coordinamento delle attività in rete di TRAST e creazione di una comunità inclusiva e dinamica.

Risultati

Produrre un impatto significativo sull’affermazione e la (ri)costituzione dell’identità e creare opportunità attraverso i musei, il patrimonio e le attività culturali finalizzati alla coesione sociale, l’inclusione e la rigenerazione culturale di gruppi/comunità sociali insulari.
Costruire un nuovo senso di identità culturale sotto forma di cultura condivisa e rinnovabile e fornire strumenti per lo sviluppo di una comunità fluida e solida.

Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.
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