CHED

Il rapporto europeo e nazionale per rispondere ai bisogni delle persone sorde nello sport

 

CHED – “Chess platform for deaf people” è un progetto Erasmus+ KA2 (numero progetto: 613577-EPP-1-2019-1-RO-SPO-SCP), che mira a:

  • Contribuire all’eliminazione delle barriere esistenti negli sport di massa per i non udenti,
  • Sostenere le attività sportive per le persone con disabilità,
  • Proporre una piattaforma online interattiva per insegnare lo sport degli scacchi, adattandolo alle persone sorde attraverso la lingua dei segni,
  • Promuovere l’inclusione sociale nello e attraverso lo sport,
  • Aumentare la fiducia in se stessi e l’empowerment delle persone sorde

Perché gli scacchi?

Gli scacchi sono considerati lo sport della mente e lo “sport del silenzio”, attraverso il quale è possibile sviluppare abilità sportive, sociali e cognitive, nonché superare le barriere all’isolamento e alla comunicazione.

Per raggiungere questi obiettivi, è stata realizzata un’analisi dei bisogni per ogni paese che fa parte del Consorzio del progetto, come Romania, Italia, Armenia, Polonia, Grecia, Turchia e Irlanda. Lo scopo era quello di indagare l’attuale situazione dell’accesso allo sport (in particolare agli scacchi) per le persone sorde, a livello nazionale ed europeo. Questa indagine non è stata condotta solo attraverso sondaggi a persone non udenti e/o attivamente impegnate negli scacchi o in attività sportive, ma anche analizzando la storia delle lingue dei segni e la loro accessibilità, nonché le leggi e i regolamenti sportivi per il gruppo target a cui si rivolge.

I risultati di ogni paese sono stati incorporati nei rapporti nazionali e poi, in quello europeo, per dare una panoramica generale dell’attuale situazione europea della comunità dei non udenti.

Attraverso sondaggi, interviste e discussioni, è emerso che la maggior parte dei partecipanti pensa che esistano barriere allo sport. Secondo ulteriori indagini, i motivi principali sono legati a:

  • La mancanza di opportunità di apprendimento;
  • L’insufficiente disponibilità di attrezzature e strutture;
  • La mancanza di fondi.

Questi fattori sono gli stessi negli scacchi, così come le soluzioni più comuni proposte, tra cui un migliore supporto per l’accessibilità, più finanziamenti e più formazione. Inoltre, la creazione di più circoli scacchistici è stata suggerita dal 16,0% dei partecipanti.

Le relazioni sono molto importanti per sensibilizzare sulla mancanza di inclusione delle persone con disabilità, soprattutto nello sport. L’analisi ha inoltre motivato ancora di più i partner a lavorare sodo per raggiungere i risultati del progetto e garantirne la qualità.

Se vuoi saperne di più sull’indagine, puoi leggere i rapporti sul sito del progetto.

Il 9 dicembre si terrà un evento di rete internazionale, in cui il Consorzio parlerà del progetto e condividerà le proprie competenze. Se vuoi partecipare, o semplicemente rimanere sintonizzato, segui la pagina social del progetto su Facebook e il canale Youtube!

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