Avete mai vissuto la vostra città con il cuore aperto alle tante diversità e la curiosità di conoscere tutte le sue numerose sfumature? E’ quello che è successo lo scorso 10 dicembre, durante una giornata interamente dedicata al dialogo tra cittadini di diverse culture, istituzioni e terzo settore sul tema dell’inclusione e del dialogo interculturale, che ha spaziato dal dibattito a visite della città, aperitivi inclusivi, fino a deliziarci con cibo e musica da tutto il mondo.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Palermo, si è svolta come momento di promozione dei risultati del progetto IMAP – Intercultural MAP of your city, promosso dal CEIPES e finanziato dalla Fondazione Anna Lindh.

La Giornata Internazionale dei Diritti Umani, che si festeggia  in tutto il mondo appunto il 10 dicembre, è stata la cornice che ha avvolto tutti gli eventi che si sono susseguiti durante tutto l’arco della giornata, in contemporanea a Palermo e a Napoli.

A Palermo ci si è dati appuntamento alle 10.00 per una conferenza alle ex Scuderie di Palazzo Cefalà, sede della Consulta delle Culture e simbolicamente quindi della rappresentanza e partecipazione allargata a tutte le comunità straniere presenti nella città, con la presentazione del progetto e dei suoi risultati, del ricco partenariato e gruppo di lavoro che ha lavorato insieme in questi mesi e con i preziosi interventi dell’Assessore Agnese Ciulla e dell’Assessore Giusto Catania, che hanno ribadito la direzione di città interculturale intrapresa dall’amministrazione comunale. Hanno arricchito il dibattito, moderato dalla Dott.ssa Consuelo Serio, psicologa di comunità, gli interventi di due esempi di integrazione attraverso l’espressione artistica, “Arte Migrante” e  il documentario “Immagine dal vero”, mentre la visione dell’intervista “Voix Des Femmes”  ci ha fatto calare nella storia di alcune donne migranti provenienti dal Marocco. Importante il collegamento on-line con la delegazione napoletana del progetto, che nello stesso momento svolgeva attività simili calate nel contesto della città di Napoli, dal carattere altrettanto multietnico e variegato.

Il pomeriggio è stato invece destinato alla scoperta della città facendo tappa nei punti di interessi presenti nell’app Imap, prodotto del progetto, con diversi tour interculturali guidati dagli stessi giovani migranti partecipanti al progetto. Incuriositi dalla possibilità di vivere un’esperienza nuova e diversa, un consistente numero di cittadini ha effettuato una visita guidata con due Imam presso la moschea in piazzetta della Messinese, in pieno centro storico, dirigendosi poi verso il l’oratorio salesiano di santa Chiara per un laboratorio di danza africana condotto da Rita Rita Umodiagbon, giovane donna nigeriana. Intanto un altro gruppo ha potuto visitare la chiesa induista di via Caruso gestita dalla comunità srilankese della zona e la sartoria sociale African style della cooperativa Irepo, specializzata nel confezionamento di tessuti africani.  Il pomeriggio si è concluso all’insegna dell’accessibilità, con l’aperitivo linguistico – culturale Carrozzina time, durante il quale è stato possibile sperimentare lo spazio dell’oratorio di S. Chiara a bordo di sei sedie a rotelle messe gentilmente a disposizione dal Centro Ortopedico di Salvo Ferranti.  In collaborazione con Lunia Ales e Noemi Sapienza, ragazzi africani, cinesi e arabi hanno insegnato le loro lingue e raccontato delle tradizioni dei loro paesi d’origine, in un contesto di inclusione e reciprocità, obiettivo primario che intende raggiungere questo progetto.

La giornata si è conclusa presso l’oratorio S. Chiara con cibo e musica dal mondo: percorso gastronomico dai sapori etnici grazie ai piatti delle comunità nigeriana, marocchina, ivoriana e kosovara, allietati da i Re Ra Bombas dalle Mauritius, gli Arabian Night con il loro tipico repertorio di musica e danza egiziana e il gruppo  Matri Mia con musica balcanica.

La varietà delle attività ha dato la possibilità di coinvolgere diversi settori della società e differenti fasce di popolazione, creando quel tipo di incontro, comprensione e rispetto per le diversità che il CEIPES, attraverso questo progetto e i numerosi altri, si augura di poter raggiungere.

Maggiori info sul progetto:  IMAP: ecco la Palermo multiculturale

Seguite la pagina facebook: IMAP – Intercultural Map of your City

Resoconto dettagliato dell’Aperitivo linguistico – culturale Carrozina Time: “Carrozzina Time” all’oratorio di Santa Chiara „“Carrozzina Time” all’oratorio di Santa Chiara“ 

 

 

 

 

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