Ancora un nuovo corso realizzato dal CEIPES nell’ambito del Centro di Educazione per i Diritti Umani (CEDU- https://sites.google.com/a/ceipes.org/compas/) e finalizzato a mettere in pratica la nostra missione di promozione dell’educazione e formazione come mezzo per lo sviluppo individuale e della comunità.

Tra il 20 ed il 27 Marzo abbiamo ospitato un nuovo gruppo internazionale di giovani, questa volta per imparare come implementare la biblioteca vivente.  Il CEIPES si è  occupato della realizzazione della biblioteca vivente a Palermo in diverse occasioni e visto il successo riscontrato, ci siamo impegnati a divulgare questa metodologia ad altre organizzazioni, biblioteche ed enti locali interessati. Così è nata l’idea di questo corso.

La biblioteca vivente, in Inglese ‘human library’, è una metodologia nata in Danimarca nel 2000, frutto del lavoro dell’organizzazione danese ‘Stop the Violence’. In seguito all’assassinato di un giovane, i suoi amici, fondatori di quest’organizzazione,  hanno sviluppato questa metodologia che in quel momento ha accolto più di 75 volontari interessati a partecipare come ‘libri viventi’. Da lì in poi la biblioteca vivente ha iniziato ad essere usata ovunque nel mondo ed è stata anche creata un’organizzazione che si occupa solo di questo, la ‘Human Library Organisation’ (http://humanlibrary.org/books.html).

Il corso che abbiamo realizzato ha riunito in totale 26 giovani provenienti dal Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Svezia, Estonia, Lituania, Russia, Ucraina, Moldavia, Giorgia, Armenia, Grecia, Turchia, Macedonia e Colombia. Le organizzazioni, da loro rappresentate, erano di vari tipi tra cui biblioteche, ONG, organizzazioni di volontariato, organizzazioni di disabili.

Durante il corso i partecipanti hanno condiviso ed imparato circa i diritti umani dei giovani migranti, rifugiati e Rom nei loro Paesi; hanno lavorato sul tema della discriminazione e dei diritti umani in generale; e poi hanno intrapreso un percorso per comprendere e imparare in maniera concreta come organizzare una biblioteca vivente. Il culmine di questo percorso è stata l’organizzazione di una vera e propria biblioteca vivente che si è tenuta il 25 Marzo di mattina presso il Convento dei Carmelitani (albergo dove abbiamo lavorato con il gruppo). Uno degli aspetti più belli è stata la disponibilità dei partecipanti al corso a fare i libri, raccontando in prima persona le loro storie di discriminazione e mettendosi in gioco per lottare contro gli stereotipi e pregiudizi circa le loro culture. I libri della nostra biblioteca sono stati impersonati da: Gay, Disabile, Catalana, Colombiano, Femminista, Lituana, Ucraina, Immigrato ed Ateo.

Di fatto attraverso l’educazione non-formale è possibile facilitare l’apprendimento in maniera molto più dinamica, ricca e concreta. L’idea dell’imparare-facendo è di fatto fantastica e da’ ai partecipanti strumenti concreti non solo a livello dei contenuti ma anche delle capacità pratiche e delle relazioni (con se stesse/i e con il gruppo).

Durante i prossimi mesi tutti/e i/le partecipanti realizzeranno almeno una biblioteca vivente nelle loro comunità. Il calendario è abbastanza completo da Maggio in poi e ci saranno almeno 15 biblioteche fino a Settembre. Vi manterremmo aggiornate/i attraverso la newsletter e il sito del CEIPES.

Al momento stiamo preparando il report finale del corso ed una pubblicazione di tutti i contenuti del corso. Nel frattempo potete già vedere sulla pagina YouTube del CEIPES alcuni dei video realizzati: http://www.youtube.com/user/ceipes.

Progetto finanziato col supporto dell¹European Youth Foundation del Consiglio d¹Europa.

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