Le attività di CCJ4C continuano! Secondo la tempistica del progetto, nel mese di ottobre i partner avrebbero dovuto incontrarsi a Brema per svolgere l’attività di formazione organizzata dal partner tedesco. L’inaspettata pandemia di Covid ha costretto i partner a cambiare i piani.

Il training si è svolto il 26 e 27 ottobre online guidato da Alan Blaney, un formatore esterno che ha condotto per due giorni le attività in modo molto coinvolgente. La formazione fa parte del secondo Work Package del progetto.

L’obiettivo principale di questo Work Package è quello di analizzare lo stato di fatto delle condizioni di lavoro degli agenti di custodia cautelare e penitenziari nei diversi paesi coinvolti nel progetto (Romania, Regno Unito, Italia, Turchia, Germania, Danimarca, Portogallo) e di avviare il coinvolgimento degli stakeholder locali, raccogliendo i bisogni primari di questa categoria professionale, in termini di benessere sul posto di lavoro, la necessità di formazione, e le principali problematiche che affrontano quotidianamente durante i loro turni. Il Work Package 2 è il primo dei 3 pacchetti di lavoro operativi del progetto.

Gli obiettivi generali seguono due flussi: il primo è quello di fornire una piattaforma di e-learning con i contenuti sviluppati durante il progetto, sulla base delle esigenze generali di questi professionisti; il secondo flusso, trattandosi di un progetto KA3, è quello di incoraggiare e sostenere una politica di riforma a livello europeo.

Le due giornate sono state suddivise in sei sessioni di lavoro:

La prima riguardava la definizione di concetti come “Ufficiale penitenziario”, “Apprendimento Permanente” e “Orientamento alla Carriera”;
La seconda è stata dedicata all’identificazione delle priorità: partendo dai risultati del questionario che ogni partner ha consegnato agli stakeholder locali, principalmente gli agenti penitenziari, hanno dovuto identificare le questioni più importanti che il settore carcerario sta affrontando;
La terza e la quarta sezione si sono concentrate sulle modalità di coinvolgimento dei soggetti che in ogni paese potrebbero portare ad un miglioramento seguendo le priorità e le esigenze evidenziate nelle sessioni precedenti;
La quinta sessione è stata dedicata all’identificazione dei risultati, utilizzando prove specifiche che dimostrano i bisogni da soddisfare;
L’ultima sessione ha riguardato lo sviluppo di un Piano d’Azione Nazionale, attraverso la metodologia SMART (Specific, Measurable, Achievable, Achievable, Relevant, Time-bound).
La valutazione della formazione ha dimostrato che è stata molto utile e stimolante per ciascuno dei partner. Il personale del CEIPES ha partecipato con grande entusiasmo, siamo pronti ad organizzare le prossime attività con gli stakeholder locali.

In questa occasione abbiamo invitato Matilde Solla a partecipare in qualità di membro del sindacato locale UIL per i funzionari penitenziari. La sua figura ha contribuito in modo significativo al dibattito internazionale e siamo sicuri che questa collaborazione continuerà anche per le seguenti attività del progetto.

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