Il Rubbish Museum (Museo dei Rifiuti) di Palermo è un’attività svolta all’interno del progetto ARTAMBIENTE, ovvero un progetto del Corpo Europeo di Solidarietà, iniziato nel maggio 2020, finalizzato alla sensibilizzazione ambientale nella città di Palermo.

Artambiente segue il percorso già tracciato dalle altre attività dal precedente progetto dal nome ‘Artinsieme’, per la tutela dell’ambiente, la riqualificazione dei quartieri a cui le amministrazioni pubbliche prestano meno attenzione, il tutto attraverso l’Arte.

Bella, piena di fascino e di storia, Palermo è tuttavia una città fortemente caratterizzata da alti livelli di inquinamento. Per questo motivo, la nostra iniziativa si è concretizzata innanzitutto con la creazione di un account Instagram attraverso il quale pubblichiamo quotidianamente le foto di strade e zone di Palermo piene di rifiuti, grazie al supporto dei cittadini infatti, riceviamo numerosi messaggi privati dove ci vengono segnalati i posti dove ormai i rifiuti hanno preso il sopravvento, gli stessi materiali che poi vengono pubblicati nella pagina che forma per l’appunto, una sorta di Museo virtuale dei rifiuti.

Per sensibilizzare su questo tema, e per far conoscere la nostra iniziativa in tutta la città abbiamo organizzato due workshop. Il primo aveva lo scopo di introdurre i partecipanti al nostro progetto attraverso un dibattito, attività per rompere il ghiaccio e la descrizione dell’obiettivo primario del museo online. Queste attività sono state di grande aiuto, perchè ci hanno permesso di entrare in contatto con la cittadinanza che ha liberamente espresso le proprie opinioni sull’inquinamento a Palermo, e inoltre ci ha permesso di elaborare nuove strategie da attuare per risolvere questo problema nel lungo periodo.

Tra le soluzioni che abbiamo pensato, la creazione di una ‘Rubbish Map’ (Mappa dei Rifiuti) realizzata durante il nostro secondo workshop, e il cui obiettivo era quello di le diverse isole ecologiche presenti in città. L’abbiamo presentata come una mappa virtuale che assembla quattro strati: il primo contiene tutti i luoghi in cui sono state scattate le foto di Instagram e le foto stesse. Il secondo presenta i punti di raccolta dell’olio che esistono, mentre il terzo mostra le aree dove le persone possono lasciare i rifiuti ingombranti, così come i loro dispositivi elettronici. Infine, il quarto strato presenta il piano “Palermo Differenziata”, che è un progetto messo in atto dalla città per attuare la separazione dei diversi tipi di rifiuti. Quindi, seguendo un calendario settimanale, è nata la raccolta dei rifiuti porta a porta che ha interessato le zone della città in diversi periodi di tempo dal 2011 ad oggi.

Le prossime tappe dell’attività del Rubbish Museum sono da discutere tra i co-fondatori. Nel frattempo, continuiamo ad alimentare il nostro account Instagram, e grazie al vostro aiuto, per questo motivo vi invitiamo a condividere il più possibile la nostra iniziativa, e a mandarci foto e potenziali idee su cui potremmo lavorare insieme. Possiamo già osservare come la nostra comunità stia continuamente crescendo ad un ritmo molto veloce, e non abbiamo dubbi che ne verrà fuori un grande e positivo impatto per tutta la società.

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