Tra le attività, role playing e workshop per approfondire i principi di inclusione e contrastare il radicamento di stereotipi negativi, attività di espressione artistica utilizzando pittura, oggetti di uso comune e tecnologia per analizzare e rappresentare l’inclusione sociale e per diffonderne i principi: infatti risultato principale progetto sarà la realizzazione di una mostra e la sua presentazione da parte dei partecipanti. Elemento trasversale all’intero progetto sarà l’integrazione tra culture diverse, favorita dalla realizzazione delle serate multiculturali e della cooperazione tra giovani provenienti da diverse nazioni europee.
E’ da sottolineare che alcune delle attività si svolgeranno presso un bene immobile confiscato alla mafia, oggi sede dell’Associazione Uniamoci Onlus (una delle quattro organizzazioni che afferiscono a FEDERSID).
L’efficacia del progetto ed il coinvolgimento attivo dei partecipanti saranno assicurate dall’impiego della peer education, ovvero l’apprendimento dal gruppo dei pari, il learning by doing ed il lavoro in piccoli gruppi che assicura il coinvolgimento attivo di ciascun partecipante attraverso il task division.
Gli stessi partecipanti avranno poi un ruolo fondamentale nel processo di diffusione dei risultati progettuali, attraverso la realizzazione di una press-release, la co-conduzione di una puntata di web radio, la redazione di articoli di giornale.
FEDERSID (Ass. Uniamoci Onlus, CEIPES, HRYO, Porte Aperte).