Il progetto 3D4ELDERLY – “3D printing to create innovative learning pathways for caregivers and staff members dealing with people with Alzheimer and elderly people with dementia” è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ KA201 – Partenariato strategico per l’educazione degli adulti – e coinvolge il consorzio formato da 4 partner di diversi paesi: BETI – Viesoji Istaiga Baltijos Edukaciniu Technologiju Institutas (Lituania), CEIPES – Centro Internazionale Per la Promozione dell’Educazione E lo Sviluppo (Italia), CETEM – Asociacion empresarial de investigacion centro tecnologico del muebley la madera de la region de Murcia (Spagna), ABA – Association Bulgarian Alzheimer. 

Attualmente, il consorzio sta attraversando una fase in cui risulta cruciale avere familiarità con la tecnologia di stampa 3D. Infatti, il passo successivo consiste nello sviluppare una nuova metodologia in modo tale che i pazienti affetti da Alzheimer possano disporre di esercizi nuovi ed innovativi. Al fine di elaborare al meglio questo nuovo documento, il CEIPES ha ritenuto opportuno realizzare un webinar online per spiegare il processo di stampa 3D ai partner ABA e BETI, non esperti di questa tecnologia. 

A tale scopo, il 26 maggio, il CEIPES ha “condotto” i partner, attraverso le telecamere dei computer, nel proprio laboratorio STEM dove, grazie ai suoi esperti, ha provveduto ad illustrare, inizialmente, la struttura di una stampante 3D e le sue componenti essenziali. Inoltre, è stato preso in considerazione un ulteriore fattore determinante, ovvero le differenze individuate dai partner rispetto alle loro stampanti 3D. Il webinar è cominciato con la spiegazione dei concetti fondamentali della stampa 3D: gli assi XYZ, l’importanza della dimensione della piattaforma, l’estrusore, lo schermo LCD e così via. Dopo aver illustrato come impostare una stampante, gli esperti del CEIPES hanno provveduto a mostrare come caricare il materiale necessario alla stampa, il filamento PLA e si è proceduto con un test di stampa, al fine di comprendere l’importanza della temperatura in una stampante. 

Successivamente, è stato mostrato come impostare un file .stl in un software PRUSA, in modo da poter ottenere un modello più grande o più piccolo, raddoppiarlo o ridurne la dimensione. Inoltre, è stato mostrato come posizionare il pezzo sul letto della stampante nella posizione migliore, inserendo, qualora siano necessari, dei supporti, nonché tutte le varie opzioni messe a disposizione dal software per generare un gcode. Dopo aver appreso come generare il. gcode, è stato mostrato come caricarlo su una memoria SD e avviare la stampante. 

Questo processo risulterà particolarmente utile per coloro che andranno a sviluppare nuovi esercizi nei prossimi mesi. Avere un’idea chiara di come una stampante 3D sia in grado di stampare, risulta fondamentale affinché si abbia una buona qualità dei modelli 3D. Per concludere, sono stati mostrati ai partner i modelli 3D già stampati nell’ambito di altri progetti Erasmus, al fine di far comprendere appieno le possibilità tridimensionali della stampante, nonché l’importanza dei dettagli per la qualità del modello e per la velocità di stampa. 

Tutti i partner sono rimasti particolarmente colpiti dalla semplicità nell’impostare una stampante 3D e hanno espresso, ancora una volta, il loro entusiasmo per questo fantastico progetto. 

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