Nome del progetto: 3D4elderly – 3D printing to create innovative learning pathways for caregivers and staff members dealing with people with Alzheimer and elderly people with dementia
Numero del progetto: 2020-1-LT01-KA204-077896
Durata: 22 Mesi
Coordinatore: BETI – VIESOJI ISTAIGA BALTIJOS EDUKACINIU TECHNOLOGIJU INSTITUTAS (Lituania)
Finanziato da: Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ KA2 – Partenariato strategico per l’educazione degli adulti
Partner: CEIPES – CENTRO INTERNAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELL’EDUCAZIONE E LO SVILUPPO (Italia), CETEM – ASOCIACION EMPRESARIAL DE INVESTIGACION CENTRO TECNOLOGICO DEL MUEBLEY LA MADERA DE LA REGION DE MURCIA (Spagna), ABA – гражданско сдружение Алцхаймер България (Bulgaria).

L’8 gennaio 2021 si è tenuto il Kick off Meeting del progetto “3D4elderly – 3D printing to create innovative learning pathways for caregivers and staff members dealing with people with Alzheimer and elderly people with dementia”; a causa dell’emergenza COVID-19, l’incontro si è svolto online.

Il KOM è stato organizzato e gestito in maniera eccellente e produttiva, grazie alla grande organizzazione del coordinatore del progetto e alla collaborazione di tutti e 4 i partner europei, ciascuno caratterizzato da un background e da competenze differenti.

Il progetto 3D4elderly mira a sviluppare dei percorsi innovativi di apprendimento che siano in grado di incrementare la qualità del lavoro degli assistenti e del personale che si occupa delle persone colpite da Alzheimer e degli anziani affetti da demenza, nonché ambisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti ricorrendo alla tecnologia 3D.

L’Alzheimer è una malattia neurologica degenerativa che colpisce il cervello, portando progressivamente il paziente a uno stato di dipendenza totale, creando così una situazione molto complessa e difficile per coloro che si prendono cura dei pazienti. Le cause della malattia sono ancora sconosciute, tuttavia sussiste un’origine multifattoriale connessa a vari aspetti quali la genetica, l’ambiente e lo stile di vita.

Inoltre, l’età costituisce un fattore importante, dato che la malattia si sviluppa principalmente tra i 75 e gli 85 anni; tuttavia, essa potrebbe interessare anche alcuni giovani, mentre persone più anziane, ultra ottantenni o addirittura centenari, potrebbero non riscontrarla affatto.

Uno dei primi sintomi per un paziente affetto da Alzheimer è la perdita di memoria a breve termine.

Alcune ricerche hanno sostenuto la possibilità, nelle prime fasi del morbo di Alzheimer, di recuperare i ricordi perduti, stimolando specifici neuroni ippocampali – quell’area del cervello responsabile della memoria a breve termine. Per questo motivo, le persone affette da Alzheimer necessitano di esercizi di stimolazione cognitiva che sollecitino i ricordi, il linguaggio, le percezioni, il ragionamento, la creatività, la socievolezza e soprattutto il benessere.

L’utilizzo della stampa 3D aiuterà queste persone, offrendo loro un’esperienza multisensoriale attraverso gli strumenti creati. Questa tecnologia può essere utile per supportare metodi visivi, tattili e terapeutici. L’esperienza pratica e il ricorso a tale tecnologia consentiranno alla persona di ricevere un’infinità di stimoli, determinando un’azione diretta sulle aree cerebrali connesse agli istinti e ai sensi, con effetti positivi sulla sfera cognitiva e relazionale.

Per raggiungere gli obiettivi del progetto, il consorzio ha definito i seguenti intellectual outputs:

• IO1: delle linee guida sull’uso della stampa 3D per coloro che si prendono cura dei pazienti.

• IO2: Una serie di esercizi di memoria creati con 3DP per aiutare le persone colpite dal morbo di Alzheimer e gli anziani affetti da demenza.

• IO3: Una piattaforma online per raccogliere gli esercizi creati con 3DP da usare con le persone affette da Alzheimer e demenza.

• IO4: Una formazione per esperti, assistenti e personale coinvolto nel lavoro con persone colpite da Alzheimer e anziani con demenza.

• IO5: Creazione di una guida metodologica (guida alla terapia) per aiutare a migliorare la memoria dei pazienti affetti da Alzheimer e di
quelli con demenza ad insorgenza precoce, che sia accessibile per tutti i centri di cura dell’Alzheimer.

Il progetto persegue altresì l’obiettivo dell’Alleanza Europea per la lotta contro l’Alzheimer, un’istituzione che è stata fondata in seno al Parlamento Europeo (PE) nel 2007. Si tratta di un gruppo non esclusivo, multinazionale e trasversale che riunisce individui impegnati a sostenere “l’Europa dell’Alzheimer” e i suoi membri a livello economico, in modo che la demenza possa diventare una priorità per la salute pubblica in Europa.

Per quanto riguarda il KOM, esso si è svolto secondo un programma ben strutturato. I partner hanno discusso diversi argomenti. In un primo momento ABA, esperto di Alzheimer, ha spiegato in modo dettagliato l’argomento, per sensibilizzare i membri del consorzio sulle difficoltà e i problemi che le persone affette da Alzheimer devono affrontare.

In un secondo tempo, i leader degli IO hanno presentato tutte le attività che il consorzio dovrebbe realizzare nel corso della durata del progetto.

Nell’ultima parte, il coordinatore ha spiegato tutte le procedure gestionali e finanziarie per condurre il progetto, mentre il responsabile del controllo della qualità e della disseminazione ha fornito ai partner una panoramica su questi due importanti aspetti del progetto.

I partner si incontreranno nuovamente il 9 febbraio per un rapido confronto online, al fine di monitorare i progressi del progetto.

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