Il CEIPES, nell’ambito del lavoro per le pari opportunità tra donne e uomini, organizza un workshop Grundtvig intitolato ‘Woman 2 Woman: A workshop for women personal development and empowerment’. Il workshop è finanziato dalla Commissione Europea tramite il Programma per l’Apprendimento Permanente.

Da oggi, 17 Luglio, ventuno ragazze provenienti da tutta Europa sono a Palermo, ospitate presso il Convento dei Carmelitani a Ballarò, per partecipare alle attività proposte dal workshop che finirà il 26 Luglio. La finalità principale è la promozione dello sviluppo personale e l’empowerment delle donne contribuendo in questa maniera alla partecipazione attiva nelle varie sfere della società e all’uguaglianza di genere.

Le Nazioni Unite definiscono in questo modo l’empowerment al femminile: “L’empowerment delle donne ha cinque elementi:

  1. Auto-stima,
  2. Il diritto a fare delle scelte e a decidere,
  3. Il diritto ad avere accesso a opportunità e risorse,
  4. Il diritto ad avere controllo della propria vita pubblica e privata,
  5. Il diritto a influenzare la direzione dei cambiamenti sociali con la fine di creare un ordine economica e sociale più giusta a livello nazionale e internazionale.”*

Ognuno di questi elementi ha una grande importanza e, quando non manipolati alla fine di mantenere il sistema patriarcale, possono portare al vero empowerment e un mondo più equo e giusto. Così, durante i nove giorni di lavoro faremmo diverse attività finalizzate a fomentare ognuno di questi elementi. I temi principali trattati sono: stereotipi di genere e le sue conseguenze, socializzazione di genere, diritti delle donne e discriminazione di genere, advocacy per i diritti delle donne, la rappresentazione delle donne (e uomini) nella società, violenza contro le donne e vie di uscita dalla violenza, sessualità e sensualità, donne che hanno fatto la storia e la creazione di un network di supporto da implementare nella fase di follow-up del progetto.

La partecipazione delle donne nella società a tutti i livelli è ancora una sfida per cui un lavoro di questo tipo diventa fondamentale per fornire delle competenze e abilità di analisi e di critica fondamentali ad affrontare la discriminazione, la violenza e la mancanza di opportunità che vivono le donne in una scala molto più elevata degli uomini. Inoltre, in una società occidentale che ha costruito un discorso basato su una finta uguaglianza e libertà femminile (il mito della donna liberata e liberale) diventa sovente più difficile lavorare verso questo tipo di obiettivi, visto che c’è una vera e propria negazione e non consapevolezza della realtà, manifesta in frasi del tipo ‘ma in Italia non esiste la violenza contro le donne’ o ‘non sapevo che le donne guadagnano di meno degli uomini per lo stesso lavoro’…

Allora, puntiamo sul fatto che un vero lavoro di empowerment permetterà anche di costruire un network di supporto rivolto alla sensibilizzazione, all’informazione e l’educazione verso nuovi modelli di crescita umani basati sulla libertà e l’uguaglianza.

* http://www.un.org/popin/unfpa/taskforce/guide/iatfwemp.gdl.html

Women’s empowerment has five  components:

  1. women’s sense of self-worth;
  2. their right to have and  to determine choices;
  3. their right to have access to opportunities  and resources;
  4. their right to have the power to control their own  lives, both within and outside the home;
  5. and their ability to  influence the direction of social change to create a more just  social and economic order, nationally and internationally.

Source: http://www.un.org/popin/unfpa/taskforce/guide/iatfwemp.gdl.html

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