Dal 18 al 23 marzo ho avuto l’opportunità tramite l’associazione CEIPES di partecipare a un incontro trilaterale a Lione, tra Francia Italia e Germania. Il percorso che si è fatto in questi cinque giorni è nato da vari confronti Istituzionali e Pedagogici delle realtà dei Paesi in questione. Lo staff dell’associazione “Leo Lagrange”, che rappresenta un’importante rete fra le scuole nel territorio francese, ci ha accolto con grande freschezza e simpatia mettendosi subito a disposizione per qualsiasi esigenza. Le giornate sono state strutturate in maniera preordinata, nelle prime ore del mattino, l’attività di accoglienza è stata svolta attraverso giochi linguistici, i quali  hanno permesso una perfetta integrazione tra i rappresentanti dei  tre paesi, nonostante quasi ognuno di noi avesse un interprete personale. Nella seconda mattinata i temi affrontati erano di vario interesse come: le politiche familiari, i percorsi formativi professioni presenti nelle varie scuole, l’appoggio della legislazione statale alle famiglie a livello economico, i vari approcci pedagogici utilizzati per la formazione dei bambini da 0 a 6 anni.
Nel primo pomeriggio dopo un pasto abbondante si faceva il punto della situazione sugli argomenti che si erano affrontati nella mattinata, per poi andare sul campo e conoscere le strutture scolastiche francesi. Abbiamo avuto la possibilità di vedere sia scuole private, sia pubbliche, che associazioni ludiche per bambini sovvenzionate da sponsor privati. Vedere tutto ciò con gli occhi di un francese mi ha fatto riflettere sull’ importanza data al gioco nella formazione del bambino, che viene seguito da tantissime figure professionali. Il continuo confronto nei giorni di lavoro, mi ha fatto capire quanto siamo simili nell’educazione infantile con i francesi ma allo stesso tempo quanto distanti con quella tedesca. L’ultimo giorno abbiamo incontrato “Mme Nesme” una sociologa francese che ha lavorato tantissimo assieme a dei genitori, per scrivere un libro che ci è stato consegnato, che punta alla crescita del bambino attraverso “la stima di se stessi”. Questa esperienza mi ha dato la possibilità non solo di fare un bellissimo viaggio ma di trovare nuovi spunti e idee per migliorare le piccole situazioni che ogni giorno si presentano all’interno delle nostre scuole, nulla togliendo al nostro ottimo “Sistema Educativo”.

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Alessandra Puccia

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