(Adottata dal Comitato dei Ministri l’11 Maggio 2010 in occasione della 120ª riunione)

Il Comitato dei Ministri, in virtù dell’Articolo 15b dello Statuto del Consiglio d’Europa, Ricordando la missione principale del Consiglio d’Europa per la promozione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto;

Fermamente convinto che l’educazione e la formazione svolgano un ruolo centrale nel promuovere questa missione;

Tenendo conto del diritto all’istruzione conferito nel diritto internazionale, ed in particolare nella Convenzione Europea dei Diritti Umani (ETS No. 5), nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella Convenzione Internazionale sull’Economia, nei Diritti Sociali e Culturali e nella Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo;

Ricordando che la Conferenza Mondiale sui diritti umani riunitasi a Vienna nel 1993 ha invitato gli stati ad includere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto come argomenti nei programmi di studio di tutti gli istituti di formazione in materia d’istruzione formale e non formale;

Tenendo conto della decisione presa durante secondo Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa (1997) per lanciare un’iniziativa per l’educazione alla cittadinanza democratica al fine di promuovere la consapevolezza dei cittadini sui propri diritti e doveri in una società democratica;

Ricordando la Raccomandazione Rec (2002) 12 del Comitato dei Ministri sull’educazione per la cittadinanza democratica e volendo costruire su di essa;

Considerando la Raccomandazione Rec (2003) 8 del Comitato dei Ministri sulla promozione e sul riconoscimento dell’educazione non formale/ apprendimento dei giovani e la Raccomandazione Rec (2004) 4 sulla Convenzione Europea sui Diritti Umani nell’educazione universitaria e nella formazione professionale;

Tenendo conto della Raccomandazione dell’Assemblea Parlamentare 1682 (2004) che richiede una convenzione da redigere del quadro Europeo per la cittadinanza democratica e per l’educazione ai diritti umani;

In risposta alla richiesta, da parte della 7 ª Conferenza dei Ministri Europei responsabile per la Gioventù, riuniti a Budapest nel 2005, del documento del quadro politico sull’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani;
Desiderosi di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Programma Mondiale per l’Educazione ai Diritti Umani adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005, per la quale il Consiglio d’Europa è il partner regionale in Europa;
Desiderosi di incrementare l’esperienza del 2005, Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l’Educazione, nel corso del quale gli Stati e le organizzazioni non governative hanno riportato numerosi esempi di buone pratiche in materia di educazione alla cittadinanza democratica ed di educazione dei diritti umani, e per consolidare, codificare e diffondere tali buone pratiche in tutta l’Europa;

Tenendo presente che gli Stati membri sono responsabili dell’organizzazione e del contenuto dei loro sistemi di istruzione;

Riconoscendo il ruolo chiave svolto dalle organizzazioni non governative e dalle organizzazioni giovanili in questo settore dell’istruzione ed ansiosi di sostenerli,

Raccomanda che i governi degli stati membri:
Applichino le misure basate sulle disposizioni della Carta del Consiglio d’Europa in materia
di Educazione per la Cittadinanza Democratica e di Educazione ai Diritti Umani, come
indicato nell’allegato alla presente raccomandazione;
Garantiscano che la Carta sia ampiamente diffusa presso le loro autorità responsabili
dell’istruzione e della gioventù;
Incarica il Segretario Generale di trasmettere la presente raccomandazione:
Ai governi degli Stati aderenti alla Convenzione Culturale Europea (ETS No. 18) i quali non
sono stati membri del Consiglio d’Europa;
Alle organizzazioni internazionali. Allegato alla Raccomandazione CM / Rec (2010) 7

Carta del Consiglio d’Europa sull’Educazione dei Diritti Umani. Adottata nel quadro della Raccomandazione CM/Rec (2010)7 del Comitato dei Ministri sull’educazione alla Cittadinanza Democratica

Sezione I – Disposizioni generali

1. Scopo

La presente Carta riguarda l’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani come definito al paragrafo 2. Non si occupa esplicitamente di settori correlati come l’educazione interculturale, l’educazione all’uguaglianza, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alla pace, a meno che essi non si sovrappongano ed interagiscano con l’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani.

2. Definizioni

Ai fini del presente statuto:

a) Per “Educazione alla cittadinanza democratica” si intende l’istruzione, la formazione, la sensibilizzazione, l’informazione, le pratiche e le attività il cui obiettivo, dotando gli allievi di conoscenza, capacità e comprensione e sviluppando le loro attitudini ed i loro comportamenti, è quello di renderli in grado di esercitare e difendere i loro diritti democratici e le responsabilità nella società, apprezzare le diversità, svolgere un ruolo attivo nella vita democratica, al fine della promozione e della protezione della democrazia e dello Stato di diritto.

b) Per “Educazione ai diritti umani” si intende l’istruzione, la formazione, la sensibilizzazione l’informazione, le pratiche e le attività il cui obiettivo, dotando gli allievi di conoscenze, capacità e comprensione e sviluppando le loro attitudini e comportamenti, è quello di rendere gli studenti in grado di contribuire alla costruzione ed alla difesa di una cultura
universale dei diritti umani nella società, al fine della promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

c) Per “ Educazione Formale” si intende l’educazione strutturata ed il sistema formativo che và dalla scuola prescolare e primaria attraverso la scuola secondaria fino all’università. Essa si svolge, di norma, presso gli istituti di istruzione generale o professionale e porta alla certificazione.

d) Per “Istruzione non formale” si intende qualsiasi programma di formazione previsto, progettato per migliorare una serie di capacità e competenze, al di fuori del contesto formale educativo.

e) Per “Educazione informale si intende il processo permanente per cui ogni individuo acquisisce attitudini, valori, competenze e conoscenze dalle influenze e dalle risorse educative nel suo ambiente e dall’esperienza quotidiana (famiglia, gruppo dei pari, vicini di casa, incontri, biblioteca, mass media, lavoro, gioco, ecc.).

3. Relazione tra l’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti
umani

L’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani sono strettamente correlati tra loro e si sostengono a vicenda. Si differenziano per la base e per l’ambito piuttosto che per gli obiettivi e per le pratiche. L’educazione alla cittadinanza democratica si concentra principalmente sui diritti democratici e sulle responsabilità e sulla partecipazione attiva, in relazione alle sfere civili, politiche, sociali, economiche, giuridiche e culturali della società, mentre l’educazione ai diritti umani si occupa del più ampio spettro di diritti umani e delle libertà fondamentali in ogni aspetto della vita delle persone.

4. Strutture costituzionali e priorità degli Stati membri

Gli obiettivi, i principi e le politiche qui di seguito devono essere applicate:
a. con il dovuto rispetto per le strutture costituzionali di ciascun stato membro, utilizzando modalità idonee a queste strutture.
b. tenendo conto delle priorità e delle esigenze di ciascun Stato membro.

Sezione II – Obiettivi e principi

5. Obiettivi e principi
I seguenti obiettivi e principi dovrebbero guidare gli stati membri nella definizione delle loro politiche, legislazioni e pratiche.

a) L’obiettivo di fornire, ad ogni persona all’interno del loro territorio, l’opportunità dell’educazione alla cittadinanza democratica e dell’educazione ai diritti umani.

b) L’apprendimento nell’educazione alla cittadinanza democratica e nell’educazione ai diritti umani è un processo permanente. Un efficace apprendimento in questo settore coinvolge una vasta gamma di parti interessate compresi i responsabili delle politiche, i professionisti dell’educazione, gli studenti, i genitori, le istituzioni scolastiche, le autorità scolastiche, i funzionari pubblici, le organizzazioni non governative, le organizzazioni giovanili, i media ed il pubblico in generale.

c) Tutti i mezzi d’istruzione e di formazione, sia essa formale, non formale o informale, hanno un ruolo da svolgere in questo processo di apprendimento e sono utili nella promozione dei propri principi e nel raggiungimento dei propri obiettivi.

d) Le organizzazioni non governative e le organizzazioni giovanili devono apportare un prezioso contributo all’educazione della cittadinanza democratica ed all’educazione dei diritti umani, in particolare attraverso l’istruzione non formale ed informale, e di conseguenza hanno bisogno di opportunità e di sostegno al fine di rendere questo contributo.

e) Le pratiche di insegnamento e di apprendimento e le attività, dovrebbero seguire e promuovere valori e principi di democrazia e di diritti umani; in particolare l’amministrazione delle istituzioni scolastiche, comprese le scuole, dovrebbero rispecchiare e promuovere i valori dei diritti umani e promuovere la responsabilizzazione e la partecipazione attiva degli studenti, del personale docente e delle parti interessate, tra cui i genitori.

f) Un elemento essenziale di tutta l’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani è la promozione della coesione sociale e del dialogo interculturale e la valorizzazione della diversità e dell’uguaglianza, compresa la parità tra i sessi; a tal fine, è essenziale per sviluppare le conoscenze, le abilità personali e sociali e la comprensione che ridurre i conflitti, aumenta la consapevolezza e la comprensione delle differenze tra fede e gruppi etnici, costruisce il rispetto reciproco della dignità umana e di valori condivisi, incoraggia il dialogo e promuove la non-violenza nella risoluzione di problemi e controversie.

g) Uno degli obiettivi fondamentali di tutta l’educazione per la cittadinanza democratica e per l’educazione ai diritti umani non è solo dotare gli studenti di conoscenza, comprensione e competenze, ma anche conferire loro la prontezza ad agire nella società, nella difesa e nella promozione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto.

h) La formazione continua e lo sviluppo per i professionisti dell’istruzione e degli animatori giovanili, così come per i formatori stessi, nei principi e nelle pratiche di educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani, sono una parte vitale della distribuzione e della sostenibilità di un efficace formazione in questo campo e dovrebbero di conseguenza essere adeguatamente pianificati e dotati di risorse.

i) Il partenariato e la collaborazione dovrebbero essere incoraggiati tra la vasta gamma di parti interessate coinvolte nell’educazione alla cittadinanza democratica e nell’educazione ai diritti umani a livello statale, regionale e locale, in modo da sfruttare al meglio il loro contributo, anche tra i responsabili delle politiche, i professionisti dell’educazione, gli studenti, i genitori, le istituzioni educative, le organizzazioni non governative, le organizzazioni giovanili, i media ed il pubblico in generale.

j) Data la natura internazionale dei valori dei diritti umani e degli obblighi e dei principi comuni alla base della democrazia e dello Stato di diritto, è importante per gli Stati membri perseguire ed incentivare la cooperazione internazionale e regionale nelle attività previste dalla presente Carta, nonché l’identificazione e lo scambio di buone pratiche.

Sezione III – Politiche

6. Istruzione formale generale e professionale

Gli Stati membri dovrebbero includere l’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani nei programmi di studio per l’istruzione formale a livello di scuola prescolare, primaria e secondaria, nonché in materia di istruzione e formazione generale e professionale. Gli Stati membri dovrebbero continuare a sostenere, rivedere e aggiornare l’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani in questi programmi di studio, al fine di garantirne la loro rilevanza e favorire la sostenibilità di questo settore.

7. Istruzione superiore

Gli Stati membri dovrebbero promuovere, nel rispetto del principio della libertà accademica, l’inclusione dell’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani negli istituti d’istruzione superiore, in particolare per i futuri professionisti dell’educazione
8. Amministrazione democratica

Gli Stati membri dovrebbero promuovere un’amministrazione democratica in tutti gli istituti d’istruzione sia come metodo auspicabile e vantaggioso di governo a sé stante sia come mezzo pratico di apprendimento e di esperienza della democrazia e di rispetto dei diritti umani. Essi dovrebbero incoraggiare e facilitare, con mezzi appropriati, la partecipazione attiva degli studenti, del personale docente e delle parti interessate, tra cui i genitori, nell’amministrazione delle istituzioni educative.

9. Formazione

Gli Stati membri dovrebbero fornire agli insegnanti, ad altro personale docente, agli animatori giovanili ed ai formatori, la necessaria formazione iniziale e continua e lo sviluppo in materia di istruzione per la cittadinanza democratica e di educazione ai diritti umani. Ciò dovrebbe garantire che essi abbiano così una conoscenza ed una comprensione approfondita degli obiettivi e dei principi della disciplina e dei metodi appropriati d’insegnamento e di apprendimento, nonché altre competenze chiave appropriate al loro settore d’istruzione.

10. Il ruolo delle organizzazioni non governative, delle organizzazioni giovanili e delle altre
parti interessate

Gli Stati membri dovrebbero promuovere il ruolo delle organizzazioni non governative e delle organizzazioni giovanili in materia di educazione alla cittadinanza democratica e di educazione ai diritti umani, in particolare nell’educazione non formale. Essi dovrebbero riconoscere queste organizzazioni e le loro attività come una parte importante del sistema d’istruzione, fornire loro ove possibile il supporto di cui hanno bisogno e fare pieno uso delle competenze che possono contribuire a tutte le forme di educazione. Gli Stati membri dovrebbero inoltre promuovere e divulgare l’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani alle altre parti interessate, in particolare ai mezzi di comunicazione ed al pubblico, al fine di ottimizzare il contributo che essi possono dare a questo settore.

11. Criteri di valutazione

Gli Stati membri dovrebbero elaborare criteri per la valutazione dell’efficacia dei programmi di educazione alla cittadinanza democratica e di educazione ai diritti umani. Le valutazioni da parte degli studenti dovrebbero essere parte integrante di tutte queste valutazioni.

12. Ricerca

Gli Stati membri dovrebbero avviare e promuovere la ricerca sull’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani, per fare il punto della situazione attuale nel settore e per fornire le informazioni comparative alle parti interessate, compresi i responsabili politici, le istituzioni educative, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti, le organizzazioni non governative e le organizzazioni giovanili, per aiutarli a misurare ed aumentare l’efficacia e l’efficienza e per migliorare le loro pratiche. Questa ricerca potrebbe comprendere, tra l’altro, la ricerca su programmi di studio, pratiche innovative, metodi di insegnamento e lo sviluppo di sistemi di valutazione, compresi i criteri e gli indicatori di valutazione. Gli Stati membri dovrebbero condividere eventualmente i risultati delle loro ricerche con altri Stati membri e con le parti interessate.

13. Competenze per promuovere la coesione sociale, valorizzare la diversità e gestire differenze e conflitti. In tutti i settori dell’istruzione, gli Stati membri dovrebbero promuovere approcci educativi e metodologie didattiche che mirano ad imparare a vivere insieme in una società democratica e multiculturale, ed a consentire agli studenti di acquisire le conoscenze e le competenze per promuovere la coesione sociale, la diversità dei valori e l’uguaglianza, apprezzare le differenze – in particolare tra fede e gruppi etnici diversi – e risolvere controversie e conflitti in modo non violento, con il rispetto dei diritti degli altri, nonché a combattere tutte le forme di discriminazione e di violenza, in particolare il bullismo e le molestie.

Sezione IV – Valutazione e cooperazione

14. Valutazione e revisione

Gli Stati membri dovrebbero valutare periodicamente le strategie e le politiche che hanno intrapreso per quanto riguarda la presente Carta ed adattare le strategie e le politiche a seconda dei casi. Essi possono farlo in cooperazione con altri Stati membri, per esempio su base regionale. Ogni Stato membro può anche richiedere l’assistenza del Consiglio d’Europa.

15. Cooperazione nelle attività successive

Gli Stati membri dovrebbero, ove opportuno, cooperare tra loro e tramite il Consiglio d’Europa per perseguire gli obiettivi ed i principi della presente Carta:
a) perseguire gli argomenti di interesse comune e le priorità individuate;
b) promuovere le attività multilaterali e transfrontaliere, compresa la rete esistente di coordinatori in materia di educazione alla cittadinanza democratica e di educazione ai diritti umani;
c) scambiare, sviluppare, codificare e garantire la diffusione di buone pratiche;
d) informare tutte le parti interessate, compreso il pubblico, sugli obiettivi e sull’attuazione della Carta;
e) sostenere le reti Europee delle organizzazioni non governative, delle organizzazioni giovanili e dei professionisti dell’educazione ed anche la cooperazione tra di loro;

16. Cooperazione internazionale

Gli Stati membri dovrebbero condividere i risultati del loro lavoro sull’educazione per la cittadinanza democratica e per l’educazione ai diritti umani nel quadro del

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