Integrated e-Training & e-Stage for People with Physical Disabilities to Work at Home as Call Center Representatives

IT-Call è un progetto Leonardo da Vinci-Trasferimento di Innovazione, coordinato dall’organizzazione POINT (con sede ad Ankara, Turchia) e finanziato col supporto della Commissione Europea. Il CEIPES è uno di vari partner che collaboreranno insieme per portare avanti quest’idea progettuale finalizzata alla creazione di un corso e-learning rivolto a persone con disabilità motorie interessate a lavorare da casa come operatori call-center.

Iniziato a Gennaio il progetto ha una durata di due anni e prevede varie attività e incontri internazionali orientati alla creazione del corso e-learning e dell’e-stage. Inoltre è prevista anche una fase di test del corso stesso col fine di verificare la qualità e la rilevanza per il gruppo target.

Gli aspetti innovativi di questo progetto sono principalmente due, il primo è l’idea di creare un corso e-learning in varie lingue (le lingue del partenariato) per operatori disabili che possono in questo modo lavorare da casa. Il secondo aspetto è il concetto di e-stage – stage online – che è ancora molto recente, e che comporta in questo caso un lavoro coordinato da parte di tutti i partner, in modo da poterlo elaborare per renderlo efficiente e utile allo stesso tempo.

Nel contesto Siciliano il progetto è rilevante, considerando la ridotta accessibilità strutturale della città di Palermo e in generale delle altre città e paesi della regione. Questi tipi di ostacoli hanno un impatto diretto sulla mobilità delle persone con disabilità motorie, specialmente quelle che si muovono in sedie a rotelle. Non potendo muoversi facilmente è più difficile per le  persone in queste condizioni accedere a posti di lavoro dove è necessario recarsi quotidianamente. Il fatto di poter lavorare da casa diventa così un aspetto di grande importanza. Presteremo attenzione, durante lo svolgimento del progetto, anche alla dimensione sociale del lavoro, in modo da creare delle situazioni lavorative che facilitino anche il contatto con il mondo esterno e con i colleghi di lavoro che svolgono le proprie funzioni direttamente presso gli uffici delle aziende call center.

Un altro aspetto che vorremmo menzionare, nell’ambito della rilevanza del progetto per la regione Sicilia, è la dimensione attitudinale associata alle disabilità. Questo è un aspetto abbastanza complesso e con conseguenze a tutti i livelli della vita pubblica e privata. Si osserva ancora una forte tendenza a trattare le persone disabili con una certa condiscendenza, credendoci che loro non abbiano le competenze necessarie per inserirsi nel mondo. Questo ha come conseguenza ad esempio l’esclusione sociale, un basso incentivo a proseguire gli studi e anche la discriminazione nell’ambito lavorativo. È scioccante ma ci sono ancora persone disabili che ricevono uno stipendio più basso per lo stesso lavoro.

Da un’altra parte c’è anche un’attitudine paternalista e super protettiva che porta allo stesso tipo di conseguenze già descritte sopra. Invece a livello delle politiche per l’inclusione e la protezione delle persone disabili, questo atteggiamento paternalista comporta situazioni gravi tali la distribuzione di pensioni che impediscono alle persone disabili di lavorare: invece di stimolare l’accettazione verso la diversità, promuovere leggi che invitino le aziende ad assumere persone disabili, incoraggiare un’educazione pubblica più inclusiva, tra tante altre alternative, questo tipo di politiche allo stesso tempo incoraggia la dipendenza, attiva anche fenomeni di depressione, esclusione e discriminazione (tra tanti altri), allontanando così dallo sguardo pubblico una parte importante della società.

Uno dei nostri obiettivi durante lo svolgimento del progetto è quello di lottare contro questo tipo di mentalità, promuovendo l’uguaglianza a tutti i livelli e specificamente nell’ambito lavorativo. Ci aspettiamo che il progetto abbia un impatto concreto e rilevante nell’ambito dei diritti umani delle persone disabili, promuovendo un incremento delle opportunità di accesso al lavoro e l’uguaglianza. Dall’altra parte, e in maniera indiretta, il progetto potrà promuovere l’inclusione nella vita sociale (attraverso la partecipazione al mondo lavorativo) e la realizzazione e lo sviluppo personale delle persone disabili.

This project has been funded with support from the European Commission. This communication reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.

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