Articolo scritto da Ana Afonso, coordinatrice del dipartimento ‘diritti umani’

L’educazione ai diritti umani è una delle dimensioni più importanti del lavoro del CEIPES. Per questo motivo in quest’articolo vorrei raccontarvi la storia del nostro lavoro in quest’ambito fino adesso ed anche i nostri progetti per il futuro! Iniziamo a capire cosa sia l’educazione ai diritti umani (d’ora in poi ‘EDU’)… in maniera semplice l’EDU è un’educazione per l’empowerment degli esseri umani. Attraverso l’EDU si impara a guardare la realtà attraverso le ‘lenti’ dei diritti umani, cioè, si impara a riconoscere le violazioni dei diritti umani e più di esso, si impara ad attuare per cambiare queste situazioni. È un mondo complesso quello dell’EDU ma vale la pena conoscerlo perché ci apre gli occhi e dà nuove energie per cambiare quello che non va bene, per noi e per gli altri. Sin dal 2009 il CEIPES è attivo in questo campo. La nostra prima attività è stata la realizzazione di un corso regionale sul tema, rivolto agli operatori e volontari attivi nel settore, e che ci ha aperto le porte a questo nuovo mondo. Dopo questo corso ho partecipato a un corso Europeo per formatori e formatrici organizzato dal Consiglio d’Europa il ché mi ha dato le basi per poter continuare a sviluppare il lavoro del CEIPES in questo ambito. Abbiamo in seguito promosso il volontariato per i diritti umani, abbiamo organizzato vari corsi di formazione Europei per operatori e volontari sul tema della povertà, sui diritti delle donne, abbiamo in corso progetti sull’accesso ai diritti sociali per giovani provenienti da contesti svantaggiati e sull’ hate speech online. Ah! E non dimentichiamo le biblioteche viventi, che sono uno strumento privilegiato per l’EDU! In totale abbiamo organizzato 11 progetti e raggiunto circa 300 operatori, volontari e giovani in maniera diretta!

In tutto questo abbiamo voluto aprire un Centro di Educazione ai Diritti Umani (CEDU) per il quale ancora cerchiamo una sede fisica… In pratica continuiamo a svolgere attività nel contesto del CEDU, ma averne una sede fisica dove poter accogliere bambini, giovani e adulti è tutta un’altra cosa! Questo sogno sembra più fattibile nell’anno che si avvicina… Negli ultimi mesi il lavoro che abbiamo svolto si avvicina molto dell’advocacy. A Ottobre abbiamo tradotto la Carta Europea sull’Educazione per la Cittadinanza Democratica e l’Educazione ai Diritti Umani (d’ora in poi ‘Carta’) (scarica qui la versione Italiana) ed a Novembre ho partecipato, a nome del CEIPES, alla conferenza “Human Rights and Democracy in Action – Looking Ahead”, la quale è stata organizzata dal Consiglio d’Europa ed era finalizzata alla valutazione dell’implementazione della Carta. Questo orientamento del nostro lavoro ci ha portato ad essere più a contatto con il Ministero Istruzione Università e Ricerca, che è anche il responsabile per l’implementazione della Carta. A Dicembre siamo stati invitati a fare un intervento durante una sessione di formazione con insegnanti di Palermo (AltrAscuolA- UNIcobas: “Didattica dei diritti umani”) e abbiamo istaurato un dialogo molto ricco e interessante con gli insegnanti presenti sul tema dell’EDU a scuola e sul ruolo degli insegnanti (scarica qui l’intervento). Abbiamo approfittato anche per introdurre la Carta…

Ma perché questa Carta è così importante?! La risposta è semplice, perché questa Carta, anche se non vincolante, è stata firmata dall’Italia (e da tutti i paesi membri della Convenzione Culturale Europea) e dice, in parole molto semplici, che l’EDU è per tutte le persone e tutte le persone ne hanno diritto a parteciparvi! Ma certo, dalle parole alla pratica c’è un po’ tanto da fare! Esattamente perché c’è tanto da fare il CEIPES continuerà a lavorare durante tutto l’anno del 2013 su questo tema! Alcuni dei progetti che abbiamo pianificato sono:

  • la diffusione della Carta Europea sull’Educazione per la Cittadinanza Democratica e l’Educazione ai Diritti Umani presso le scuole e altre realtà locali e regionali
  • l’implementazione insieme a una scuola di Palermo di un progetto rivolto allo sviluppo di una ‘scuola amica di diritti umani’ (concetto sviluppato dall’Amnesty International)
  • la partecipazione attiva alla Campagna Europea di Giovani Contro il Discorso di Incitamento all’Odio (Online Youth Campaign against Hate Speech) attraverso la realizzazione di un corso locale e un altro Europeo rivolto agli operatori, volontari e studenti interessati al tema, la creazione di un sito web e lavoro in rete a livello locale ed Europeo
  • la realizzazione di un corso Europeo per operatori interessati a sviluppare le proprie competenze nell’ambito della biblioteca vivente
  • un progetto internazionale-locale sul tema dell’accesso ai diritti sociali per giovani provenienti da contesti svantaggiati (a livello locale si svolge ai Danisinni, Palermo)

Un sacco di lavoro ci aspetta, per non parlare dei progetti ancora nel cassetto e dei vari sogni e idee che stiamo trasformando in realtà! Ma di questi ne parleremmo più in la!

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